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Una birra con Ciccio / 11

Ragusarugby, 13 dicembre 2017

 
Due chiacchiere sui campionati di serie B e C con l’esperto di rugby (e di birre), Ciccio SchininÀ.

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Ciccio, domenica il Ragusa ha battuto il Lions Messina e ha vinto campionato e, al contempo, si è qualificato alla fase play off. Sei più contento per l’uno o per l’altro?
Vincere il campionato fa sempre piacere ma onestamente mi interessa esclusivamente l’accesso ai playoff.

Conquistato questo tuo interesse esclusivo, parliamo dei play off, che cosa cambia in casa Ragusa?
Deve cambiare la nostra attitudine in allenamento. In questa prima fase c’è stata la possibilità di giocare alcune partite in relax, sbagliando e vincendo ugualmente. Questo non accadrà in seconda fase, dove ogni partita sarà giocata punto a punto e ogni errore lo pagherai, sempre. Quindi dobbiamo alzare il ritmo, lavorare duramente sul piano atletico e avere più gambe degli altri. I nostri playoff non posso prescindere da questo.

Per decidere chi sarà la seconda siciliana che proverà a fare il salto di categoria bisognerà aspettare il 14 gennaio (e non è nemmeno detto che basti). Tu, tra Catania, Palermo e Reggio, chi vedi messa meglio?
La logica dice Reggio, che è davanti (considerando i probabilissimi 5 punti con Enna nel recupero) e che chiuderà in casa contro di noi, in un campo che per noi è storicamente un tabù. Catania per sperare nei playoff dovrebbe fare 5 punti nella sfida con Palermo mentre ai rosanero potrebbero bastarne 4 ma a condizione che Reggio perda senza fare punti. Se dovessi buttare sul piatto delle percentuali direi 60% Reggio, 30% Palermo, 10% Catania.

Parliamo di birre: che mi stai facendo bere?
Non posso esimermi dal proporti una puntuale “Birra di Natale”: il nostro Marco Gianino del birrificio Yblon ha creato per l’occasione una Belgian dark strong ale in salsa ragusana, infatti il classico zucchero scuro candito è sostituito dalle caramelle al carrubo che caratterizzano fortemente e piacevolmente il finale di una birra che rivela tutti i profumi e sentori del Natale, dal cioccolato, alla liquirizia, al caramellato dei malti e, appunto, la carruba, il tutto nel persistente e piacevole calore dei 9 gradi alcolici

La C2 parla sempre di più con l’accento catanese. Io penso che questi Briganti non avrebbero sfigurato in C1. Tu, invece?
Assolutamente sì! Hanno inserito tanti giovani interessanti, soprattutto nella linea dei trequarti. È stato davvero un peccato che, dopo il ripescaggio del CLC in B, i catanesi abbiano rifiutato il ripescaggio in C1, ma capisco bene anche la necessità di lavorare con più tranquillità e guadagnarsi la promozione a suon di mete.

La serie B è invece sempre di più a marca Capitolina, che domenica ha battuto il Villa Pamphili. Sono i romani i maggiori indiziati per la promozione in A?
Io credo che, con il pareggio tra Napoli e Amatori Catania, la Capitolina sia in una condizione di assoluta o quasi tranquillità e può pure permettersi il lusso di perdere uno o addirittura due scontri diretti (deve ancora recuperare una partita). Difficile che molli il primo posto e, per i valori e il gioco visto in campo, è assolutamente giusto così.

E invece dell’Amatori Catania che mi dici? Il pareggio a Napoli dev’essere letto in maniera positiva o negativa?
Fare punti a Napoli è davvero difficile ma, alla luce degli 80 minuti visti, in casa Catania c’è rammarico perché si sono gettate al vento diverse occasioni per marcare meta e vincere la partita. Peccato!

Di positiva c’è sicuramente la vittoria del Cus Catania sull’Arechi Salerno. Adesso le due squadre sono appaiate in fondo alla classifica. Chi sta messa meglio in funzione salvezza?
Il CUS non poteva sbagliare, perdere significava la quasi certezza dell’ultimo posto. Adesso è tutto riaperto ma il CUS ha davanti due partite di fila che non può sbagliare. In trasferta ad Avezzano e in casa con Colleferro sono indispensabili 5 punti: la salvezza si gioca in queste due gare, se non fai punti rischi di arrivare a Salerno, all’ultima giornata, con gli Arechi ancora in corsa e giocartela in una sorta di spareggio. E giocartela a casa loro non è il massimo… Il CUS ha qualcosa in più degli Arechi, e domenica si è visto, ma in Campania è sempre diffiicile.

Prima di bere l’ultimo sorso due parole sull’Under16 sempre più sorprendente. Domenica ha fatto un sol boccone della Lazio. Fin dove possono arrivare i ragazzi di coach Fumarola?
Io credo che si possa puntare al terzo posto. Mi rendo conto che è un obiettivo ambizioso ma i ragazzi sono cresciuti tantissimo e se, per inesperienza, non avessero perso in casa con Villa Pamphili e L’Aquila, si potrebbe sognare ancora più in grande. Vedere già adesso la classifica mi riempie d’orgoglio, tutto quello che verrà in più sarà un motivo per essere contenti e una spinta a lavorare sempre di più.

Ciccio, tra poco è Natale, i campionati sono andati in letargo, a noi non ci resta altro che fare gli auguri ai nostri tre lettori. Questo compito lo lascio a te…
Non sono bravo a fare queste cose ma l’augurio che voglio fare a tutti è quello di un rugby sinceramente più sereno, più chiaro e più accessibile, con regole trasparenti e organizzazione dei campionati fluide. Voglio un rugby dove si pensi a giocare giocare giocare, non voglio più un campionato come quello Under18 di quest’anno. Auguro semplicemente tanto RUGBY.