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Prima sconfitta

Ragusarugby, 19 novembre 2017

 
Un Palermo che domina le fasi statiche batte il Ragusa e rimanda la festa agli iblei.
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Dopo cinque vittorie consecutive il Ragusa Rugby conosce il gusto amaro della sconfitta. Oggi, al Malvagno di Palermo, i rosanero padroni di casa, dominando sia in mischia che in touche, hanno inferto ai ragusani un 25 a 10 che fa male non tanto per la sconfitta in sé, che ci poteva anche stare, quanto per il modo in cui è arrivata. Su un campo con un fondo abrasivo come carta vetrata e con avversari che hanno provocato per buona parte della gara, i ragazzi di coach Greco hanno perso l'incontro perché sono stati surclassati sia nelle mischie ordinate che nelle touche. Per tutti gli 80 minuti, infatti, i ragusani hanno sofferto in questi due fondamentali e nel rugby, si sa, se non hai palloni da giocare difficilmente puoi evitare la sconfitta.
Una mano, è giusto dirlo, ai palermitani l’ha dato anche l’arbitro, il signor Scopelliti, protagonista oggi di una prestazione che ci limitiamo a definire imbarazzante per non dire altro: tante, troppe, le scelte sbagliate, gli errori di valutazione e di interpretazione. Probabilmente i ragusani avrebbero perso comunque, ma uscire dal campo sapendo di aver avuto un avversario in più non è facile da accettare.
Eppure la partita si era subito messa bene per la squadra iblea, che già al 13°, dopo una prima fase di studio, era passata in vantaggio con una meta di Stefano Iacono, trasformata dal fratello Peppe, meta arrivata, ironia della sorte, a seguito di una mischia vinta sui 22 palermitani.
Quattro minuti dopo erano anche arrivati altri tre punti e tutto sembrava stesse andando per il verso giusto. Sullo 0 a 10 però qualcosa si inceppa nel gioco e nella testa dei bianconerazzurri.
Prima Marcello Pandolfo accorcia con un calcio di punizione, dopo Dario Imbesi si fa male e viene sostituito da Giuseppe Garozzo, e a questo punto, per il Ragusa è notte fonda: il pacchetto di mischia ibleo non ne azzecca più una e il signor Scopelliti inizia a sbagliare a ripetizione.
Il Palermo sale in cattedra, e quando il Ragusa prova a farsi vedere ci pensa l'arbitro a tarpargli le ali.
Al 25° Agostino Puma va in meta al termine di una maul che nasce da una touche sui 5 metri ragusani, e cinque minuti dopo il piede di Pandolfo fa mettere il naso avanti alla sua squadra.
Prima dell’intervallo Francesco Anselmo segna la seconda meta dei palermitani, Pandolfo li porta oltre il break. 18 a 10 e squadre al riposo.
Nell’intervallo coach Greco prova a scuotere i suoi giocatori ma alla ripresa il film è uguale a quello del primo tempo: i ragusani palloni non ne vedono, e quei pochi che passano per le loro mani vengono sprecati.
Sono i padroni di casa, al 45°, ad allungare ancora con la meta di Davide Spinnato e i due punti di trasformazione del solito Pandolfo. 25 a 10.
Per i ragusani non è giornata, e allora i palermitani vanno alla ricerca della meta del bonus. Se in mischia e in touche gli Iblei sono deficitari, la difesa funziona bene e così gli attacchi rosanero si infrangono sul muro ragusano. La partita si chiude senza che il risultato cambi ancora. Al triplice fischio i padroni di casa fanno festa mentre negli occhi degli ospiti c’è tanta rabbia.
Il Palermo, con la vittoria odierna, si avvicina la testa della classifica, dove comunque resta solitario il Ragusa. Alla testa si avvicinano anche l’Amatori Catania 1963 e il Cas Reggio Calabria, che oggi hanno vinto senza scendere in campo in virtù delle rinunce delle Aquile Enna e dei Lions Messina
Stasera la classifica vede a 24 punti il Ragusa, a 22 il Catania, e appaiati, a 18 Palermo e Reggio.
Domenica il campionato riposa, tra quindici giorni i catanesi verranno a far visita al Ragusa, per una partita che può già assegnare almeno uno dei due posti play off: agli uomini di coach Greco basta vincere per avere la certezza matematica del passaggio del turno.