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Una birra con Ciccio / 2
Ragusarugby, 6 ottobre 2017
Due chiacchiere sui campionati di serie B e C con l’esperto di rugby (e di birre), Ciccio SchininÀ.
Ciccio dimmi la verità: in queste settimane senza birra, sei rimasto veramente astemio o te ne sei fatta qualcuna da solo senza di me?
Ehm...non viverlo come un tradimento ma...
Ho capito… non so se riesco a perdonartela. Ci provo se la birra di oggi vale un perdono.
Ti propongo una birra che è perfetta per ricominciare la stagione e spaccarsi di partite in serie: ci gustiamo una Violent Shared del birrificio Opperbacco, una birra dalla bassissima gradazione alcolica e caratterizzata dall’aggiunta di limoni e pompelmi freschi frullati con tutta la buccia ed aggiunti al mosto in bollitura e una luppolatura generosissima di chinook, mosaic, cascade che, insieme all’amaro dell’agrumato, ti esplode in bocca...
Vediamo un po’… intanto tu parlami di domenica scorsa e di “Placca l’omofobia”.
È stata una festa, una festa che, in un momento storico in cui l'odio verso tutto ciò che è diverso da noi intasa social e tv, dà un segnale importante a tutti noi partendo dai nostri ragazzi. L’auspicio è che eventi come questo servano a svegliare i ragazzi dall’appiattimento culturale che ci circonda.
In campo si è anche giocato. Che dici, stendiamo un velo pietoso sulla prestazione degli Old, considerando che anche tu hai contribuito ad abbassare il livello e che al termine sei stato premiato come “Man of the match” alla rovescia?
In effetti la mia presenza in campo è stata un po’ un insulto al buon gusto, accentuata da un numero 10 indegno. Però migliorerò, lo prometto. Scherzi a parte è stato divertente ed è l’inizio di un nuovo percorso che ci porterà ad ampliare la OLD e ad essere di nuovo presenti nei vari tornei.
Invece ho visto in crescita le ragazze, sia le ragusane che le siracusane. È forse il segno che anche il rugby femminile siciliano può finalmente pensare di giocare alla pari (o quasi) con quello del nord?
Il movimento femminile siciliano è in crescita ma la strada è ancora lunga e non si può prescindere da un movimento scolastico che porti a un numero concreto di ragazze in tutte le categorie: quando vedremo in campo Under14 e Under16 femminili in tutta la Sicilia potremo iniziare a parlare di stare al passo.
E poi la Senior. Ho visto un buon Ragusa Rugby ma c’è da considerare che il Syrako probabilmente era in ritardo di preparazione e con gli uomini contati.
Questa partita va presa in considerazione esclusivamente dal punto di vista dell’attitudine al gioco. Il Syrako, come hai giustamente sottolineato, è un po’ più indietro di noi nella preparazione ed era privo di molti titolari, il risultato è esclusivamente frutto di questo.
E domenica si inizia a fare sul serio. A Ragusa arriva il Palermo, uno dei possibili pretendenti ai due posto play off. Che mi dici?
Palermo è un squadra rognosa che ha tutte le carte in regola per puntare ai playoff. Ha dentro uomini di esperienza che hanno giocato in B, una mischia pesante e dinamica che ci ha sempre fatto maledettamente soffrire, dovremo lottare tantissimo per avere palloni puliti disponibili ed esprimere il nostro gioco al largo. Sarà dura, durissima.
Chi ha invece ha già iniziato a fare sul serio sono le squadre di B. Per le tre siciliane tre risultati negativi. Se per l’Amatori Catania la sconfitta ci poteva stare, magari non con quelle proporzioni, così come quella del CLC Messina, anche in considerazione che fino a sette giorni prima era in C, quella del Cus Catania in casa mi sembra sorprendente. O no?
Non sono sorpreso di nessun risultato ovviamente per motivi diversi: la Capitolina è una squadra che due anni fa stava in Eccellenza, viene da un ritmo di gioco troppo lontano da quello della B e prima che l’Amatori Catania, squadra piena zeppa di qualità, si adatterà a quel ritmo occorreranno un po’ di partite; il CLC incontrava un Frascati che, insieme all’Amatori Napoli, è la terza forza di questo campionato e per di più il CLC fino a pochi giorni prima della partita era ancora in C1...insomma le attenuanti ci sono tutte e il CLC ha il mix ideale di giovani e uomini d’esperienza per venir fuori col tempo e conquistare una serena salvezza. Il CUS ha giocato contro un Villa Phampili più forte e solido dell’anno scorso, ha perso un giocatore importante come Strazzeri e ha pagato tanto lo scotto dell’anno in C1 a un livello decisamente più basso. Non sarà semplice mantenere la categoria ma la qualità non manca.
Domenica a Ragusa c’è un altro appuntamento importante: la finale per l’accesso al campionato Under16 Elite. L’avversario dei bianconerazzurri sarà l’Avezzano. Ce la faranno i ragazzi di coach Maurizio Fumarola?
È un momento storico: Ragusa non ha mai avuto una squadra in Elite e per noi centrare la vittoria sarebbe un’occasione importante di crescita. Di fronte avremo una squadra come Avezzano dalla fortissima tradizione, una società abituata a questo tipo di partite e che lavora egregiamente nei settori giovanili. Sarà una partita tutta da giocare e i ragazzi dovranno farlo divertendosi, con disciplina e serietà ma divertendosi. Alla fine tireremo le somme.
E io adesso ti tiro la bottiglia vuota, se non me ne offri un’altra, ma piena.