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Una festa del rugby siciliano

Rugby360, 11 settembre 2017

 
Presentato il test match che la nazionale italiana di rugby giocherÀ a catania con fiji.

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È stato presentato stamattina a Catania, alla presenza del Presidente federale Alfredo Gavazzi, dell’assessore allo sport della Regione Siciliana Anthony Barbagallo e di quello del Comune di Catania Valentina Scialfa, del presidente del Catania Calcio Davide Franco e del presidente del Comitato regionale siciliano Orazio Arancio, il test match internazionale di rugby che si terrà l’11 novembre nel capoluogo etneo e che vedrà la Nazionale Italiana affrontare quella Fijana.

Per primo ha preso la parola l’assessore Barbagallo il quale ha detto di aver “fortemente voluto questo evento. Ringrazio il presidente Gavazzi per avercene dato l’opportunità. Italia-Fiji sarà l’occasione per rafforzare il rugby in Sicilia, nella speranza che sia un momento di straordinaria partecipazione”.

Al termine degli interventi dell’assessore Scialfa e del presidente Franco, che si sono detti felici di ospitare l’incontro della Nazionale, ha preso il microfono Orazio Arancio. “È stata un’estate di duro lavoro ma ho trovato tanta sensibilità in tutte le persone a cui ho chiesto aiuto. Alla fine siamo riusciti nell’impresa di portare la Nazionale a Catania, cosa che non era stata possibile tre anni fa a Palermo. Sarà una festa per il rugby siciliano. Ho scommesso con Barbagallo che avremmo superato i 10.000 spettatori, sono sicuro di vincere”.

Per ultimo iI presidente Fir Gavazzi: “Il ritorno della Nazionale al sud dev’essere un mezzo di promozione per il nostro sport ma anche per la Sicilia, considerando che la partita sarà trasmessa in 100 paesi”.

Nei prossimi giorni saranno resi noti i prezzi dei biglietti, i tagliandi, sia per la partita di Catania che per quelle di Firenze e Padova, si potranno acquistare online su ticketone.it, nei punti vendita TiketOne o al Call Center chiamando il numero 892.101.

Al termine della presentazione Rugby360 ha incontrato Orazio Arancio.

Presidente, da quanto tempo lavora a questa partita?
«Da 23 anni (ride, ndr). Nel 1994 io c’ero (e ho anche giocato una buona partita) e da allora il mio sogno è sempre stato quello di riportare la Nazionale in Sicilia. Tornando seri, la cosa si è fatta più concreta quando ho “scippato” ad Alfredo Gavazzi la promessa, in caso di sua elezione alla presidenza, di organizzare una partita dell’Italia in Sicilia. Ci siamo riusciti grazie ad una serie di coincidenze positive: ho avuto la collaborazione dell’assessore regionale, ex rugbysta, che ha avuto voglia di lavorare al progetto, del presidente del Calcio Catania, anche lui ex rugbysta, che ci ha permesso di utilizzare il “Massimino”, del sindaco Bianco e dell’assessore Scialfa che mi hanno dato carta bianca nell’organizzazione dell’evento. Insomma, era una situazione da “ora o mai più!”. Il difficile arriva adesso, perché dobbiamo dimostrare di meritare questa possibilità».

Lo slogan del test match di Catania è diverso da quello utilizzato per i test di Firenze e Padova.
«È così, e di questo voglio ringraziare l’ufficio marketing della federazione che, per questa partita, ha accettato di cambiare quello che sarebbe dovuto essere lo slogan originale, “Catania è Rugby”, in “Sicilia è Rugby” perché questa partita è di tutti noi siciliani. Mi auguro che l’incontro della Nazionale diventi una festa di tutto il rugby siciliano, e che sia il primo passo per un futuro migliore».