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Uguaglianza ovale
Operaincerta, 14 agosto 2017
DIFFERENZE FISICHE NEL RUGBY.

Per praticare uno sport a un certo livello bisogna essere dotati fisicamente. Sotto questo aspetto gli sport sono selettivi: se si possiedono determinate caratteristiche se ne può praticare uno ma non l’altro.
Ad esempio, se sei molto alto sei adatto per la pallacanestro o anche per il volley, ma se sei alto e anche un po’ abbondante allora forse sarebbe meglio se ti dedicassi al sumo.
Uno sport che invece è egalitario, nel senso che si può praticare qualunque sia la propria costituzione fisica è il rugby. Nello sport con la palla ovale si gioca in 15 e un posto c’è per chiunque, qualunque sia la sua corporatura.
Essere bassi, grassi, alti, magri, veloci, lenti, non importa; ciò che conta è avere voglia di giocare.
Sei magretto? Puoi giocare tra i trequarti. Sei grossoccio? Il tuo posto è in prima linea, in mischia. Sei grande ma anche veloce? Diventerai una buona terza linea. E se invece sei piccoletto? Il mediano di mischia è il ruolo che può fare per te. Sei grande e alto? Seconda linea, non c’è dubbio. Ma poi, chi l’ha detto che se sei piccoletto devi per forza giocare da mediano? Volendo puoi giocare ala? Il gallese Shane Williams, nazionale fisso dei dragoni nel primo decennio di questo millennio, era alto “solo” un metro e settanta eppure è stata una delle ali più forti al mondo.
In fondo, a pensarci bene, anche per giocare in prima linea non occorre essere così grosso come si pensa. Giusto per fare un altro esempio, Leonardo Ghiraldini, nazionale italiano, è alto “appena” un metro e ottantadue e pesa “solo” 98 chilogrammi.
E poi, se oltre ad essere grandi e grossi, si è anche veloci, si può giocare tra i trequarti. Namani Nadolo, fijano, è alto due metri, pesa appena 125 chilogrammi e il Montpellier lo schiera ad ala.
Nadolo fisicamente è enorme, ma niente di che se lo confrontiamo al francese Uini Atonio, alto quanto il giocatore fijano ma pesa 156 chilogrammi. Gli difetta solo la velocità e per questo gioca in prima linea.
E visto che stiamo parlando di giocatori che per la loro stazza potrebbero essere schierati in tanti ruoli, citiamo anche l’anglofijano Josh Matavesi, è un “fuscello” da 112 chilogrammi per un metro e ottantacinque, che potrebbe giocare in mischia ma che invece gioca tra i trequarti.
Secondo la Treccani, l’uguaglianza è la “condizione per cui più persone o collettività hanno diritto a essere considerate tutte alla stessa stregua”. Nella vita, purtroppo, raramente accade, nello sport ogni tanto, nel rugby è la norma. Evviva, allora, uguaglianza ovale!