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Il fuorigioco
Ragusarugby, 6 ottobre 2015
L’arbitro Giovanni Gurrieri ci spiega le regole del rugby.
Ciao Giovanni, oggi parliamo di fuorigioco, una delle regole più complesse del nostro sport.
Come tutti sanno, nel rugby il pallone si passa indietro. Ma ci siamo chiesti perché? La risposta, in fondo, è semplice: perché attraverso il pallone passa la prima linea di fuorigioco e dunque un giocatore che sta avanti al compagno si trova in fuorigioco e di conseguenza non può partecipare al gioco. Questo naturalmente per quanto riguarda il gioco aperto.
In fuorigioco ci si può anche trovare nelle fasi statiche. Vediamo come funziona nelle ruck.
Una volta formata la ruck, la linea di fuorigioco passa per il piede dell’ultimo uomo che vi partecipa. Quindi, più uomini partecipano a una ruck, più lontani dal pallone si è costretti a stare. Per questo molte squadre, durante la fase difensiva, partecipano con il solo placcatore o, al limite, un altro uomo. In questo modo gli altri sono praticamente in linea con il punto d’impatto, riuscendo così a rubare spazio all’attacco. Annotazione a margine, avendo meno uomini in ruck hai meno probabilità di prendere una punizione.
In un maul, invece?
Funziona né più né meno come nella ruck.
E poi c’è la mischia…
In questo caso la linea di fuorigioco è a 5 metri di distanza dai piedi del numero otto. Questa è una regola relativamente nuova, un tempo il fuorigioco, come per ruck e maul, passava per i piedi dell’ultimo uomo.
Quindi, durante la mischia, tutti i trequarti devono stare a 5 metri dal numero otto. E il mediano di mischia, invece?
Prima dell’introduzione, il mediano di mischia può scegliere se stare a 5 metri come un normale trequarti oppure partecipare alla mischia. Nel primo caso, lo stesso vale per i trequarti, non potrà avvicinarsi al pacchetto fino a che la mischia non si conclude. Se invece decide di partecipare alla mischia, può spingersi fino ai piedi del numero otto avversario, senza però mai andare oltre la linea immaginaria che passa per la palla perché, come detto in precedenza, è lei che segna la linea di fuorigioco.
Un’altra situazione di gioco, e di possibile fuorigioco, è quella della touche.
Per chi partecipa alla touche, la linea di fuorigioco passa attraverso il pallone, mentre per chi non vi partecipa è a 10 metri dal punto di lancio. L’obbligo di stare a quella distanza decade quando l’arbitro abbassa il braccio, segno che la rimessa è dichiarata finita. Da quel momento in poi gli altri giocatori possono entrare in questa area immaginaria.
E il mediano di mischia?
In questo caso il mediano può stare a 2 metri dai suoi compagni che partecipano alla rimessa laterale.
Un’altra situazione in cui il giocatore si può trovare in fuorigioco è quella del calcio.
Quando il giocatore di una squadra calcia, i suoi compagni possono avanzare per andare a raccogliere la palla o per contrastare gli avversari solo se al momento del calcio si trovavano dietro al calciatore. In caso contrario, se si trovano a 10 metri dalla caduta del pallone, considerando il campo in tutta la sua larghezza, non solo non possono intervenire, ma devono anche allontanarsi dal punto di caduta dell’ovale. Torneranno in gioco quando si saranno allontanati di 10 metri o se superati da un compagno che non era in fuorigioco
Infine c’è quella del passaggio in avanti con il pallone raccolto da un compagno.
Se a un mio compagno scappa la palla in avanti e io, che mi trovavo davanti a lui, intervengo, sono in fuorigioco.
Quali sanzioni si applicano?
In tutti i casi di fuorigioco si fischia sempre un calcio di punizione. In alcuni casi, quando il fuorigioco è volontario e la squadra avversaria è molto penalizzata dall’infrazione ci può anche stare il giallo.