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Tanti e motivati
Ragusarugby, 9 settembre 2015
In casa Padua si continua a lavorare in vista del prossimo campionato. Con tanto entusiasmo.
Dopo una retrocessione c’è sempre il rischio di ritrovarsi atleti demotivati e con scarsa voglia di sacrificio. Era questo, lo scorso maggio, al momento della retrocessione, la maggiore paura dei dirigenti del Padua Rugby Ragusa.
Invece, con quasi tre settimane di allenamenti alle spalle, possiamo dire che tale paura non solo non aveva alcun fondamento ma che, addirittura, il fatto di ripartire dalla serie C1, per i ragazzi di German Greco, è diventato un incentivo a dare di più, un’occasione per prendersi qualche rivincita, un’opportunità per crescere e diventare più forti di prima.
Il coach biancazzurro: «Stiamo lavorando tranquillamente, rispettando il piano che avevamo fatto in estate. L’inizio della preparazione è stato tosto ma i ragazzi stanno rispondendo come. Diciamo che in fase si lavora per “mettere buona benzina” nei nostri serbatoi. Ogni sera siamo almeno una trentina e questo mi fa capire quanto grande voglia ci sia in tutti i ragazzi. Se così non fosse non verrebbero a sudare con il sorriso sulle labbra».
Vero, ma se a dire che tutto va bene è il “professore”, qualche dubbio è lecito averlo. Se invece sono gli “alunni” a confermarlo, allora è certo: al Padua si sta bene e si lavora per fare bene.
Peppe Di Mauro, tallonatore e uomo tranquillo che non eccede mai nei giudizi: «L’inizio di preparazione, dal punto di vista fisico, si sta rivelando parecchio più faticoso del previsto, ma la stagione cui andremo incontro sarà lunga e un allenamento duro ci servirà per arrivare al meglio alla fine del campionato. Va bene così!».
Gli fa eco Enoc Valenti, ala e tra i più burloni della compagnia ma che sa anche essere serio quando serve: «Finora tutto sta andando bene. Il fatto di dover ripartire dalla serie C1 è positivo perché ha ricompattato il gruppo. Non siamo assolutamente demotivati, Al contrario, la retrocessione ci sta spingendo a fare meglio. E poi, se siamo retrocessi, vuol dire che non eravamo ancora pronti per la B».
Anche Giorgio Comitini, il mediano di mischia che da diverse stagioni non indossava più la maglia bianca del Padua, ha parole di soddisfazione: «Quattro anni fa, per motivi di lavoro, ero stato costretto a lasciare la squadra. Adesso, per fortuna, che gli impegni me lo permettono non ho voluto rinunciare all’opportunità di ritornare a giocare. Mi sto trovando benissimo sia con coach Greco, che è una persona squisita e un allenatore in gamba, che con i vecchi e nuovi compagni. In queste settimane stiamo facendo esercizi che non avevo mai fatto prima, nemmeno nell’anno in cui ho giocato in Inghilterra. Che devo dire… la fatica si sente, ma la voglia è tanta e quindi stringo i denti e vado avanti. Anche perché io al Padua ci sto veramente bene!».