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Giovanni da B

Ragusarugby, 26 agosto 2015

 
Il ragusano Giovanni Gurrieri È stato promosso e dalla prossima stagione potrÀ arbitrare le partite del campionato nazionale di rugby di serie B.

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Ha giocato a rugby per tanti anni, poi ha deciso di intraprendere la carriera di arbitro.
Stiamo parlando di Giovanni Gurrieri, 26 anni, ex mediano di mischia del Padua Rugby Ragusa e adesso arbitro a tutti gli effetti che, dopo tre stagioni di gavetta durante i quali ha calcato i campi polverosi della nostra serie C, è stato promosso nel gruppo “2 Nazionale”, cosa che gli permetterà di dirigere sia in C1 nazionale che in serie B.

Giovanni, cosa ti ha spinto a lasciare la maglia biancazzurra del Padua per vestire quella gialla di arbitro?
Ho giocato nel Padua per 12 anni, ricoprendo, durante gli ultimi 3, anche quella di arbitro “derogato”, cioè colui che, pur continuando a giocare, può anche arbitrare. Ovvio che, per una questione di conflitto di interessi, in quegli anni ho diretto solo partite giovanili di livello Under12 e Under14 e a volte Under16. Arbitrare mi è sempre piaciuto e così, tre anni fa, ho deciso di cambiare colore di maglia.

Dopo 3 stagioni di gavetta, quest’estate è arrivata la promozione nel gruppo “2 Nazionale”.
Era uno dei miei sogni, e adesso che è diventata realtà ne sono felice. Spero di potermi togliere tante soddisfazioni.

In questo momento sei l’unico arbitro ragusano nel gruppo “2 Nazionale”?
Sì! Fino a qualche anno fa c’era Rinaldo Cappello che, però, per raggiungi limiti di età è stato costretto a lasciare.

Quanto pensi sia diverso arbitrare in B rispetto alla C?
Molto, per non dire moltissimo. Sarà più facile per quanto riguarda l’aspetto regolamentare perché incontrerò giocatori che hanno esperienza e che giocano a un livello superiore rispetto a chi calca i campi di C. Inoltre in B si conoscono meglio le regole e quindi il mio lavoro sarà facilitato. Dovrò invece essere più bravo nella gestione dei giocatori e delle partite.

Tra qualche settimana inizieranno i mondiali di rugby. Per tutti noi amanti di questo sport sarà un’occasione per vedere all’opera i migliori giocatori. Tu invece cosa guarderai, gli arbitri?
Guarderò entrambi perché un mondiale è sempre un mondiale. Nei due anni che lo precedono le regole non vengono cambiate, ma possono cambiare le interpretazioni che si danno ad esse. Quindi per me diventa importante guardare sia gli arbitri che i giocatori per capire meglio e imparare da loro come comportarmi in campo quando sarò io a dover decidere su un fallo o su un’azione di gioco. Tanto per darti un’idea, una partita in media la rivedo due o tre volte.

Tra quanti anni ti vedremo in serie A?
Per il momento è bene stare con i piedi per terra e lavorare, lavorare, lavorare con tanta umiltà, rispetto e sacrificio. Se e quando accadrà, vedremo. Intanto lasciatemi godere questo momento.