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Il Padua gioca, Reggio vince
Ragusarugby, 27 ottobre 2014
Ancora una sconfitta per la squadra della coppia Gurrieri/Farinelli che perÒ ha giocato un’ottima partita e che ha avuto solo la sfortuna di incontrare un Reggio Calabria capace di sfruttare ogni occasione che le È capitata
Quando una squadra che gioca bene, ma si dimostra inconcludente in attacco e commette qualche errore di troppo in difesa, incontra una squadra che gioca bene, si dimostra cinica e praticamente non commette errori in difesa, la una squadra che gioca bene, ma si dimostra inconcludente in attacco e commette qualche errore di troppo in difesa è una squadra morta.
Potremmo sintetizzare in questo modo, con la famosa frase di Ramón Rojo in “Per un pugno di dollari”, adattata all’occasione, il 47 a 10 con il quale si è concluso l’incontro disputato ieri al San Cristoforo di Reggio Calabria e che ha visto di fronte i locali gialloneri e i biancazzurri del Padua Rugby Ragusa.
Eppure i ragusani erano arrivati in riva allo stretto con l’intenzione di cancellare, finalmente, lo zero in classifica e, vista la mole di gioco sviluppata, la grinta messa in campo e l’intensità con la quale hanno giocato, sia in fase difensiva che in attacco, avrebbero certamente meritato di portare almeno qualche punto a casa.
Invece, alcuni errori di posizione, qualche placcaggio sbagliato, l’incapacità di chiudere le azioni d’attacco, insieme all’aver incontrato una squadra che si è dimostrata veramente cinica, otto volte i reggini sono entrati nei ventidue iblei, sette sono state le loro mete, sono state le cause dell’ennesima sconfitta.
Errori si diceva. E da un errore, anche se indirettamente, arriva la prima meta dei gialloneri. Calcio d’avvio di Ottavio Modica, Peppe Iacono parte in anticipo e l’arbitro, il signor Marcello Marchese della sezione di Catania, buona la sua prova, a parte qualche errore soprattutto nella seconda parte della partita, assegna una mischia a centrocampo alla squadra di casa. Da lì parte una lunga azione, abbiamo contato almeno una quindicina di fasi che, centimetro dopo centimetro, porta l’apertura calabrese, Stefano Canale, ottima la sua prestazione, incorniciata da tre mete, a schiacciare al centro dei pali. Giuseppe Valenti trasforma. 7 a 0.
Il Padua, lo dicevamo, era venuto a Reggio per fare risultato e così si riversa in attacco e per una decina di minuti monopolizza il gioco. Ma l’attacco ibleo è spuntato e le giocate si fermano davanti alla difesa giallonera.
Al 16° sono invece nuovamente i giocatori di casa a passare. Touche dentro i 22 ragusani, carrettino e meta di Lorenzo Scappatura. Altri due punti arrivano dal piede di Valenti. 14 a 0.
I biancazzurri non si scoraggiano e continuano a macinare gioco e al 20° il signor Marchese assegna una meta tecnica alla squadra ospite per un placcaggio alto su Alessandro Cappa lanciato in meta. Per Peppe Iacono è uno scherzo centrare i pali; per il placcatore, Valenti, invece c’è il cartellino giallo. 14 a 7.
Padua in crescendo, Reggio con l’uomo in meno, tutto lascia pensare che i ragusani possano approfittare della superiorità numerica per portarsi avanti. Invece accade l’impossibile: azione multifase dei reggini al termine della quale si crea un’incredibile superiorità al largo, un tre contro uno, che permette a Saverio Maesano di segnare una facile meta. Canale sbaglia la trasformazione. 19 a 7.
Il Padua non si perde d’animo e continua a fare il proprio gioco, alternando calci di spostamento, ottimo in questo il capitano biancazzurro, e gioco alla mano. Al 32° un fallo in ruck di un giocatore reggino permette a Peppe Iacono di accorciare. 19 a 10.
Su questo punteggio termina il primo tempo e tutti pensano che la partita sia ancora aperta e che il Padua sia in grado di ribaltare il risultato.
Invece alla prima azione del secondo tempo sono i reggini ad allungare. Touche nei 22 iblei, ovale che arriva a Canale, una serie di zig zag e per l’apertura calabrese si apre un corridoio che porta sotto i pali. Lo stesso giocatore trasforma. 26 a 10.
Probabilmente, almeno mentalmente, la partita, per i ragusani, finisce qui. Nella realtà i giocatori di coach Gurrieri giocano ancora, mettendo in campo tutta la grinta e la rabbia agonistica che hanno dentro, ma Reggio non sbaglia nulla e, anzi, segna altre tre mete, al 53° con Scott Palmer, al 59° con Canale, e al 65° con Alessandro Cervasio.
A fine partita le parole di Peppe Gurrieri spiegano lo stato d’animo della squadra iblea: «Sono arrabbiamo perché giochiamo bene ma non riusciamo a vincere. Oggi ho visto un ottimo Padua che però ha commesso qualche errore di troppo, errore che Reggio è stata brava a sfruttare. Sono comunque ottimista perché giocando come abbiamo fatto oggi le vittorie non possono non arrivare».
E noi speriamo che inizino ad arrivare fin da domenica prossima quando il Padua ospiterà lo Svicat Lecce.