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A testa alta
Ragusarugby, 5 ottobre 2014
Il Padua Rugby Ragusa esce dal “Pacevecchia” di Benevento  con una   pesante sconfitta. Ma i ragusani hanno giocato bene per tutto il primo    tempo e sono crollati solo nell’ultima mezzora.
  
     
  Inizia con una sconfitta, rotonda, il campionato del Padua Rugby Ragusa.   Ma  i 53 punti e le 9 mete subite non devono trarre in inganno: i   ragusani infatti sono  arrivati a Benevento in formazione rimaneggiata,   con qualche uomo non in buone  condizioni e con qualche assenza di   “peso” tra gli avanti.
E proprio dalle assenze nel pacchetto di mischia paduino è   nata la  sconfitta, perché quando si prendono 5 mete in fotocopia si ha   ben poco da  recriminare. Troppo grande è stata oggi la differenza tra   le due mischie per  poter sperare di uscire indenni dal Pacevecchia.
Se a questo aggiungiamo qualche errore macroscopico della   terna arbitrale,  come nel caso della seconda meta sannita, o alcune   discutibili interpretazioni  dell’arbitro, il signor Masini della   sezione di Roma, allora diventa  comprensibile che si possa perdere per   53 a 10, subendo 9 mete e marcandone  solo 1.
Con questo non vogliamo cercare scuse per la sconfitta: il   Benevento è una  signora squadra e ha vinto con pieno merito, come ha   ammesso a fine partita  anche coach Montes (“Sono stati più forti di   noi; noi però sappiamo che questo  non è il vero Padua, avevamo troppe   assenze”).
Il Padua, da parte sua, ha fatto quello che ha potuto, ma   la squadra che  aveva di fronte era una macchina praticamente perfetta e   questo Benevento dirà  certamente la sua per quanto riguarda il   discorso promozione.
Nonostante la rotonda sconfitta, però, ai ragusani ha fatto   i complimenti  anche l’allenatore di sanniti, Franco Cioffi (“Non è   stata una vittoria facile  perché di fronte abbiamo avuto una squadra   che ha giocato un’ottima partita,  facendoci soffrire in tante   occasioni, soprattutto quando giocavano con i  trequarti”), e questo   deve essere di consolazione per i giocatori biancazzurri  e far guardare   al futuro con ottimismo perché, se questo è il buongiorno, il  mattino,   per i ragusani non può che essere buono. 
Adesso andiamo alla cronaca. 
Che per gli avanti paduini la giornata non sia una di   quelle da ricordare  si capisce subito: fin dalla prima mischia il   pacchetto del Benevento ha il  sopravvento su quello ragusano. Ed è   proprio da una mischia a centrocampo che  prende il via l’azione che dà   la prima meta alla squadra di casa, con Mario  Casillo che va a   concludere sulla bandierina. Francesco Esposito sbaglia la    trasformazione. 5 a 0.
Gli avanti sanniti dominano non solo nelle mischie chiuse, e   al 10° mettono  a segno la prima delle 5 mete segnate in fotocopia   durante gli ottanta minuti:  touche sui 5 metri, maul e meta. La prima   la segna Matteo Bosco, le altre  quattro sono da ascrivere ad Antonio   Marrone (25°), Francesco Racioppi (40° e  64°) e ancora Bosco (52°),   anche se sulla prima di queste ci sono forti sono i  dubbi sulla   correttezza della segnalazione di uno dei due guardalinee (probabilmente    in quell’occasione l’ovale era uscito oltre la linea di meta e quindi   si  sarebbe dovuto riprendere con un calcio dai 22).
In mezzo, e dopo, c’è da annotare la punizione di Peppe   Iacono, al 17°, che  porta il risultato sul momentaneo 10 a 3; la meta   di Cristian Iacono, al 27°,  trasformata dal fratello Peppe, per il 17 a   10; e poi quelle beneventane di Alessio  Altieri (55°), Francesco   Frattolillo (76° e ancora Marrone (82°), che fissano  il risultato sul   53 a 10 finale.
Da segnalare, infine, il debutto in prima squadra per   Alessandro Cappa,  Ruben La Rocca, Aldo Incarbone e Carlo Firrito,   quattro giovani di belle  speranze che, ne siamo sicuri, presto faranno   sentir parlare di loro.