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Una granita con Ciccio

Ragusarugby, 11 agosto 2014

 
Due chiacchiere SOTTO l'ombrellone sul padua e il rugby

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Ciccio, pare che chi ben cominci sia a metà dell’opera. E chi comincia prima degli altri?
In matematica ho sempre avuto due, non mi fare ‘ste domande difficili.

Ti facevo secchione, invece mi sbagliavo. Così come mi sbagliavo a pensare che, dopo l’ultima birra, credevo che ti avrei rivisto in ottobre, all’inizio del campionato. Tu invece hai insistito per questa granita sotto l’ombrellone, ed eccoci qua. Che granita mi stai facendo gustare? E perché?
Innanzitutto precisiamo che l’ombrellone è a centrocampo e serve per ripararci dalla “muddura” (traduzione per i non indigeni, dall’umido). Chiarito questo, direi che potremmo, davanti a questa bella granita di gelsi, parlare un po’ di questo nuovo campionato che definirei quantomeno atipico.

Atipico per la formula, che prevede due gironcini da 6 squadre con le prime tre di ciascuno che andranno nella Pool Promozione e le altre nella Pool Retrocessione?
Penso che economicamente, quanto meno nella prima fase, questa formula dia una bella mano alle società. Dal punto di vista sportivo è chiaro che non posso essere contento per una serie di fattori. Innanzitutto per una questione di crescita, perché penso il confronto con le altre realtà è fondamentale e cosi viene a mancarne un bel pezzo. In secondo luogo, il ripartire da zero punti nel secondo girone, particolarmente in quello per evitare la retrocessione, potrebbe provocare spiacevolissime situazioni: immagino, per esempio, una squadra che chiude al 4° posto il primo girone giocandosela con tutti poi va nel secondo per non retrocedere e magari va in C e vede salvarsi una squadra che nel girone di andata ha fatto 0 punti e poi a Gennaio ha preso giocatori qua e là... Comunque staremo a vedere.

Lo diamo uno sguardo alle squadre? Iniziamo dalle due favorite, il Benevento e l’Amatori Catania.
Catania ha avuto rientri importanti, su tutti il “nostro” Andrea Ferrara e il “reggino” Davide Vasta, il tutto su un’ossatura che l’anno scorso ha dominato la C permettendosi il lusso di far giocare anche giovanissimi ed esordienti. A Benevento tutto tace ma è chiaro che, insieme all’Amatori, giocherà per il primo posto anche se non mi sorprenderebbe tra qualche settimana vederla ripescata in A e ritrovarci nel nostro girone la Partenope…

Adesso le tre che ancora sembra non abbiano una fisionomia ben definita: Amatori Messina, Reggio Calabria e Svicat Lecce.
Non sono d’accordo. Lecce ha fatto una scelta impeccabile: prendere un allenatore come Peens, di alto livello, esperto e di assoluto valore, per mettergli in mano un’ossatura di squadra che l’anno scorso ha fatto un ottimo campionato ed inserendo i giovani pugliesi che più si sono distinti nei campionati regionali. È la strada giusta che mira ad alzare la qualità del settore giovanile e rendere la Senior autosufficiente. Tutti i miei complimenti al presidente Camilli e al suo staff.
A Messina l’anno scorso hanno praticamente chiuso un ciclo. Adesso stanno ripartendo da un allenatore come Inusarralde che può fare bene. Bisogna capire ora chi è realmente partito e chi arriva.
Reggio riparte da Palmer, e questo è già un buon inizio anche se è oggettivo che i 12 punti di penalizzazione peseranno e non poco. La divisione in 2 gironi facilita però le cose perché nel secondo girone si ripartirà da 0 quindi ai reggini basterà recuperare i punti di penalità nelle prime sei partite per poter poi giocare una seconda fase alla pari con le altre. È chiaro comunque che questo discorso è legato agli obiettivi dei calabresi. L’anno scorso Palmer aveva fatto un buon lavoro, innestando Pinna, Vasta e Zappalà in un’ottima rosa di locali e i risultati, dopo un inizio stentato, sono stati in costante crescita. Sono convinto che già cosi faranno un buon campionato.

Infine c’è il tuo Padua che da tanti esperti viene dato come terza forza del campionato. Visto che tu sei l’esperto degli esperti, che mi dici?
Me li presenti questi esperti? Non scherziamo... Il Padua è una squadra che sta lavorando bene, che sta crescendo e che punta a salvarsi magari senza che il suo TM rischi di morire d’infarto come l’anno scorso. Smettiamola di parlare di primi, terzi, o quinti posti (mi piacciono i numeri dispari). Noi dobbiamo giocare il nostro rugby e ricordarci ogni giorno che ci stiamo facendo un mazzo enorme. Ciò che ha da venire, se lo meritiamo, verrà.

Senti, la granita non è stata male, ma il caldo sotto l’ombrellone è veramente eccessivo. Per fortuna i tuoi prossimi impegni personali ti terranno lontano dal rugby per più di un mese, quindi non correrò il rischio di una nuova granita, e quando tornerai nuovamente con noi sarà già il tempo delle birre. Dai, fai ciao con la manina e saluta i nostri 6 lettori.
In teoria fino al 30 settembre dovrei essere latitante. In pratica vedremo (ride come un pazzo, ndr). Quanto al caldo lo senti solo tu perché io ho il mio bel Kway che a centrocampo, allo “stravento” (altra traduzione per i non indigeni, al riparo dal vento), dà una mano. Ciao, buona estate a tutti, e tu, bello, non ti bruciare la tigna.