ARTICOLI


Quarto di finale

Ragusarugby, 10 aprile 2014

 
Domenica, con l’Avezzano, la prima di tre partite decisive per la salvezza. Vincere È fondamentale. La dirigenza spera nell’aiuto del pubblico, sedicesimo uomo in campo
image

Sono state necessarie 48 ore per digerire la sconfitta di Roma, ma già martedì sera, alla ripresa degli allenamenti in vista dell’incontro con l’Avezzano, che a questo punto diventa fondamentale per continuare a sperare nella salvezza, l’aria che si respirava era quella della consapevolezza: il passo falso con la Primavera è stato solo un episodio e nulla è ancora perduto. A patto e condizione, aggiungiamo noi, che si riesca a battere gli abruzzesi.

Ci crede il coach ragusano, Massimiliano Vinti: «Perdere in quel modo mi ha dato fastidio. Una sconfitta con la Primavera ci poteva stare, ma non con quelle dimensioni. I 67 punti rimediati a Roma, però, ci hanno fatto tornare con i piedi per terra e questo mi fa ben sperare per domenica. Perché so che con l’Avezzano i miei uomini torneranno umili e affronteranno l’incontro con la caparbietà e la voglia che occorre per vincere questo genere di partite».

Di fronte, i biancazzurri, si troveranno una squadra che si trova, più o meno, nella loro stessa situazione: vincere per non soccombere.
Gli abruzzesi, qualche settimana fa, hanno cambiato guida tecnica, affidando la panchina al loro capitano, il centro Simone Lanciotti, e in queste ultime giornate hanno sì vinto una sola volta, ma le sconfitte sono arrivate con squadre di alta classifica e spesso sono state di misura. Quindi un brutto cliente per i paduini.
In più, come detto in precedenza, per i gialloneri marsicani, la partita di Ragusa è una di quelle da dentro o fuori. Il coach avezzanese: «Veniamo in Sicilia per vincere. A fare la differenza sarà la testa e lo spirito con il quale entreremo in campo. E poi, arrivati a questo punto, non è che abbiamo molte scelte, o si vince o si perde, o il paradiso o l’inferno».

Gli abruzzesi arriveranno al “della Costituzione” in formazione completa («In queste settimane abbiamo anche recuperato qualche “vecchia gloria” che ultimamente si era un po’ allontanata»), mentre coach Vinti dovrà fare a meno di qualche pedina fondamentale. «Purtroppo non potremo contare sull’apporto di Albert Di Grandi, fermato dai sanitari dopo il colpo alla testa di domenica scorsa, e avremo diversi uomini in non perfette condizioni fisiche. Ma faremo di necessità virtù. D’altra parte non possiamo più permetterci passi falsi, il nostro obiettivo sono i cinque punti».
Mancano tre giornate alla fine del campionato, e a questo punto è come se si giocasse un torneo ad eliminazione diretta: chi perde è fuori. E per andare avanti e arrivare a quella sorta di finale che si giocherà il 4 maggio (Padua-Rieti) i ragusani dovranno intanto battere l’Avezzano.
L’incontro sarà arbitrato dal signor Gianluca Bonacci della sezione di Roma. Fischio d’inizio alle ore 11:30 (in un primo momento era stato fissato per le 11:00) e diretta streaming sui siti Ragusarugby.it e Rugbyterzotempo.net

La dirigenza del sodalizio ibleo, però, lancia un appello a tutti i ragusani: «Venite al campo a tifare  e a dare una mano al Padua. Ora più che mai bisogna giocare in sedici!».