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Una birra con Ciccio / 6

Ragusarugby, 11 marzo 2014

 
Due chiacchiere sulla serie B di rugby con l’esperto del campionato cadetto (e di birre), Ciccio SchininÀ

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Ciccio, oggi mi sembri sereno. È così o devo prenotarmi una visita dall’oculista?
Accade raramente, ma stavolta non posso contraddirti. Sono sereno perché ieri ho visto un gruppo di uomini compatto, unito. Ho visto una squadra di un livello sicuramente più alto rispetto ai 15 punti in classifica. Abbiamo difeso egregiamente, abbiamo retto abbastanza bene alle loro maul e alle loro mischie (credo siamo stati l’unica squadra a non aver subito dal Cus una meta di carrettino) e le 2 mete sono arrivate una grazie a un calcetto in area di meta gestito male e l’altra a cinque minuti dalla fine. Aver creato tutte queste difficoltà a una grandissima squadra come quella di coach Paladini ci riempie di orgoglio e ci gratifica... anche se un punto ci avrebbe gratificato un po’ di più.

Adesso che hai magnificato la tua squadra, dimmi che birra mi stai facendo bere.
Dopo tutto il freddo di domenica ti faccio bere una birra “calda”, una Rochefort 10, grandissima birra belga, grande struttura, odori pazzeschi, complessissima, una sorta di mix tra una strong dark e una barley wine ...ce la siamo meritata, dai.

Una specie di Padua in bottiglia, insomma. Ma siccome so che stai fremendo in attesa di questa domanda te la faccio subito: e il Messina, che mi dici del Messina?
Messina mi fa incazzare. Dico questo perché mi dispiace tanto vedere una squadra come quella, allestita con grandissimi sacrifici dal presidente Arena, gettare alle ortiche punti a destra e a manca. Questo è l’ultimo errore che si son potuti permettere. Da adesso in poi dovranno vincere sempre, in particolare lo scontro diretto con Colleferro, e sperare che Frascati stecchi qualche gara. Faccio il mio più grosso in bocca al lupo al presidente.

Visto che siamo sulle domande che ci stanno accompagnando fin dall’inizio di queste birre, ti chiedo anche di dirmi qual è la sorpresa e la delusione di questa giornata.
Sorprese vere e proprie non ne vedo. Certo è di spessore la vittoria di Reggio al Collana di Napoli. Delusione, ovviamente, Messina.

Quindi la vittoria della Primavera Roma rientra ormai nella routine?
La Primavera ha dimostrato a suon di vittorie di essere la perfetta outsider nella corsa al secondo posto. Gioca un rugby veloce e divertente, probabilmente il più divertente del girone, e meritano ogni singolo punto dei 50 conquistati. Bravi davvero.

Domenica il Padua va a Colleferro per recuperare la partita non giocata a febbraio per il maltempo. I laziali l’altro giorno hanno faticato come non mai per battere il Rieti. Non è che stai pensando al colpo a sorpresa?
Se noi manteniamo alto il livello di concentrazione, allenandoci con l’umiltà e lo spirito di sacrificio messo in campo nell’ultimo mese, siamo in grado di giocare un buon rugby. A Colleferro sono convinto di trovare una squadra molto più attenta rispetto a quella vista contro il Rieti. Stanno lottando per il secondo posto e il calo di tensione di ieri gli stava costando caro. Non credo commetteranno di nuovo lo stesso errore. Starà a noi metterli in difficoltà, pensando che è un turno di recupero e che abbiamo solo da guadagnarci.

So che i numeri ti piacciono tanto. Allora ti propongo 24,7 che è l’età media del XV di partenza del Padua che è sceso in campo domenica. Commenta!
Il nostro obiettivo è sempre stato chiaro: salvarci e crescere per dare l’opportunità a tutti gli atleti ragusani di mettersi in discussione su un palcoscenico diverso da quello della serie C. Tutti i nostri ragazzi delle Under sanno che il lavoro duro in allenamento paga e la riprova di quello che dico è che anche con il Cus in campo c’erano tre Under 18. Da inizio dell’anno ci siamo dati l’obiettivo di un loro graduale inserimento che fosse funzionale alla squadra oltre che, naturalmente, anche agli stessi ragazzi. Finora sono molto soddisfatto per come si stanno evolvendo le cose, e so che tutti i componenti lo staff tecnico del Padua capiscono quanto sia importante mantenere la serie B come piattaforma di partenza per i ragazzi che sono subito dietro chi sta già giocando in prima squadra.