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Una birra con Ciccio / 5

Ragusarugby, 4 marzo 2014

 
Due chiacchiere sulla serie B di rugby con l’esperto del campionato cadetto (e di birre), Ciccio SchininÀ

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Ciccio, non ti vedevo con un sorriso così grande dai tempi del tuo 5+1 al superenalotto. Ne hai centrato un altro o la tua è una felicità, diciamo così, sportiva?
Diciamo che se in passato avessi fatto un 5 + 1 adesso avremmo un campo in sintetico e saremmo già in serie A. Scherzi a parte, la gioia di ieri è stata incontenibile, a guardarmi nelle foto a tratti anche imbarazzante!

Bene, son contento per te. E allora che birra mi proponi oggi?
Oggi ci gustiamo una Tripping Flowers. Un po’ perché è la birra preferita dalla mia compagna, un po’ perché rappresenta, con i suoi odori floreali e la sua etichetta un po’ anni 60, il mio stato psicofisico da post vittoria.

Domenica, a caldo, hai dichiarato che a fine partita, per l’emozione, ti è scappata una lacrimuccia. Adesso, a freddo, che provi?
Adesso provo una voglia pazzesca di giocare subito! Ci aspettano tre partite difficilissime dove fare punti sarà un'impresa. Vogliamo giocarcele con serenità e senza grilli per la testa.

In questo momento il Padua sarebbe salvo ma non ti chiedo di questo, perché mi risponderesti che il campionato è ancora lungo e tutto può accadere. Allora ti chiedo se non è arrivato il momento di spezzare un’arancia per Peppe Gurrieri e la sua Under18 che in queste ultime settimane sta fornendo alla squadra senior materiale di prima qualità, a partire da Marco Giallongo, domenica migliore in campo, per finire con Marco Marlin, Ottavio Modica e Albert Di Grandi.
Il lavoro di Peppe Gurrieri è magistrale. Se la sua Under18 è un’alcova di talenti il merito è tutto suo, dei suoi immensi sacrifici e della sua cura del dettaglio: Peppe non lascia mai nulla al caso e le sue doti tecniche ed umane sono una risorsa indispensabile per il Padua. Noi in prima squadra abbiamo la grossa responsabilità di inserire questi ragazzi in un telaio che deve funzionare sia dentro che fuori dal campo e, soprattutto, non dobbiamo commettere l’errore di caricarli di pressione esaltandoli troppo. Dobbiamo invece aiutarli a rimanere sempre umili, legati al lavoro duro in allenamento e a tenere la testa sulle spalle. 

Visto che ha citato la testa, andiamo a quella della classifica. Il Cus Roma, battendo il Frascati, ha messo un’ipoteca sulla vittoria finale. Quale sarà l’altra squadra che nei play off farà compagnia ai capitolini?
Se dovessi limitarmi alle partite che Frascati, Messina, Colleferro e Primavera hanno giocato contro di noi probabilmente direi Messina. Però gli uomini del presidente Arena stanno lasciando troppi punti per strada e alla lunga potrebbero pagarlo. Non dimentichiamo però la Svicat che, anche se è un po’ staccata, ha trovato continuità nonostante qualche infortunio di troppo.

E adesso la rubrica nella rubrica: la sorpresa e la delusione della quarta di ritorno.
La sorpresa, ma neanche tanto, è sicuramente Avezzano. Te lo avevo detto qualche giorno fa che i marsicani avrebbero fatto una gran partita e sarebbero riusciti a strappare punti al Messina. Così è stato e diciamo che a noi del Padua è andata di lusso. Delusioni non ne vedo, forse non mi aspettavo la sconfitta del Viterbo in casa, ma non parlerei di delusione.

Torniamo al Padua. All’inizio c’era solo Alessandro Dipasquale. Poi il buon Alessandro, per motivi di lavoro, è stato costretto a lasciare e sono arrivati Ferrara e Iacono, un duo. Adesso c’è anche Massimiliano Vinti, e siamo a un terzetto. Che dici, da qui a fine campionato c’è speranza anche per noi?
Io e te continueremo a bere birre a lungo e basta. Con Vinti invece abbiamo completato nel migliore dei modi lo staff tecnico. A mio modo di vedere abbiamo un trio di coach che si completano sia caratterialmente che sul piano delle competenze, riuscendo così a tirar fuori il meglio dai ragazzi. La presenza di Max nella gestione della gara è fondamentale perché valorizza la meglio il lavoro svolto in settimana da tutto lo staff.

So che ti piacciono tanto i numeri, e allora ti propongo il settantasette, che non ha nulla a che vedere con gli anni di piombo ma è soltanto la media realizzativa del piede di Peppe Iacono. Commentami questo dato.
Che Peppe sia un ottimo calciatore non è un mistero. Questo è un numero che non mi sorprende e che è importantissimo per una squadra come la nostra.

Ciccio, so che sei tirchio e quindi se ti chiedo un’altra birra ho la certezza di ricevere un diniego. Ma visto che oggi abbiamo parlato tanto, e bene, del Padua, non pensi che il prossimo boccale potremmo addebitarlo al presidente Vindigni?
Innanzitutto queste tue accuse di tirchieria mi fanno inorridire: ogni “birra con Ciccio” che realizziamo mi costa mezzo stipendio! Quindi stappati questa seconda Tripping Flowers e taci! Quanto a Vindigni, sta già facendo tantissimo per il Padua. E allora gliene offro una cassa intera, però tu contribuisci alle spese.

Certo, ma solo quando il Presidente si deciderà finalmente a pagarmi questi 5 anni di lavoro.