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Motoraduno, le origini

La Città, 30 settembre 2006

 
Intervista a Franco Bucchieri, anima del moto club "Ragusa Touring"

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Il motoraduno è un modo per fare turismo e far conoscere le nostre bellezze!” Con queste parole siamo stati accolti da Franco Bucchieri, già delegato provinciale della Federazione Motociclistica Italiana e attuale anima del Moto Club “Ragusa Touring”. per la nostra chiacchierata su moto, motoclub e mototuristi.

Ci racconti la storia del Moto Club “Ragusa Tourino”.
Il Moto Club “Ragusa Touring” ha una storia molto lunga, essendo nato nel 1968, e non e facilmente riassumibile. Le dico che attualmente i soci siamo più di 120. Naturalmente siamo tutti ragusani, dato che ogni comune della provincia ha un suo motoclub. Però, per quanto riguarda il settore delle moto d’epoca, abbiamo diversi soci cheprovengono da Modica.

Quali sono le attività del club?
Inquesti anni abbiamo lavorato molto nelle scuole. Abbiamo promosso la campagna per il casco e organizzato corsi per preparare i ragazzi all’esame per conseguire il patentino di guida per i ciclomotori. L’annoscorso abbiamo anche organizzato un corso rivolto ai docenti delle scuole, ne abbiamo avuti una cinquantina che arrivavano anche dalle province di Siracusa e Catania, perché questi, a loro volta, potessero formare i loro alunni. In questo modo, per istruire i propri studenti, le scuole hanno potuto utilizzare docenti interni, facendo così risparmiare qualche curo alle famiglie. All’interno del nostro motoclub abbiamo anche costituito la “Compagnia degli Iblei”, un gruppo di motociclisti che ha viaggiato diverse volte in Africa e che offre assistenza e consigli a chi vuole intraprendere un viaggio in moto dall’altra parte del Mediterraneo. Stiamo anche preparando un registro per le moto d’epoca e forniamo consulenza a chi è proprietario di una di queste moto per poter usufruire gli sconti sulla tassa di proprietà e sull’assicurazione previsti dall’attuale normativa. Infine, c’è l’annuale motoraduno nell’ambito del quale, quest’estate, abbiamo effettuato una raccolta di fondi da destinare all’associazione Amref, un’associazione che ha lo scopo di favorire lo sviluppo sanitario e sociale delle popolazioni africane più povere.

Visto che lo ha appena citato, ci parli del Motoraduno Internazionale “Monti Iblei”?
Il motoraduno si svolge a Marina di Ragusa ed e ormai un appuntamento fisso per l’estate ragusana. Quella di quest’anno è stata la 21° edizione ed è stata un’edizione particolare perché abbiamo avuto una sorta di “gemellaggio” con gli amici motociclisti di Malta. Il 6 agosto sono partiti quattordici equipaggi ragusani alla volta di Malta e, dopo quattro giorni di permanenza nell’isola dei cavalieri, sono tornati insieme a cinque motociclisti maltesi, i quali hanno poi partecipato al motoraduno. Il “Monti Iblei” non ha una grande partecipazione, in quanto ad adesioni: quest’anno abbiamo avuto il record di presenze nel giorno di domenica 13 agosto con circa 220 motociclisti. Ma noi non siamo interessati ai grandi numeri, quello che riteniamo importante è che partecipino motociclisti che hanno veramente voglia di fare mototurismo.

Ma, in concreto, come si svolge un motoraduno?
Noi, già all’indomani dell’ultimo giorno del motoraduno iniziamo a preparare la nuova edizione. Mandiamo alla Federazione Motociclistica Italiana il nuovo programma e questa, visto che si tratta di una manifestazione internazionale, lo gira alla Federazione Internazionale. Così le date del nostro raduno vengono inserite nel calendario di tutte le federazioni e sono pubblicate sulle riviste specializzate. In questo modo, il mototurista viene a conoscenza del fatto che a Ragusa c’è un raduno e, se ne ha voglia, si iscrive e partecipa. Normalmente, chi partecipa al nostro, percorrendo lo stivale pei arrivare a Marina, partecipa anche ad altri motoraduni. Praticamente il nostro, per una questione strettamente geografica, è l’ultimo cui prenderà parte. Poi, quando i mototuristi arrivano nella nostra città, siamo noi a indirizzarli negli alberghi e nei ristoranti convenzionati e, nel corso dei tre giorni del raduno, li accompagniamo con delle visite guidate nelle diverse località della nostra provincia. Quest’anno, per esempio, siamo stati ad Ibla, al castello di Donnafugata, a Comiso, alla Pagoda della Pace, dove abbiamo incontrato il reverendo buddista Gyosho Moroshita e, infine, ad lspica. Il nostro è però anche un raduno “enogastronomico” perché, oltre all’aspetto turistico, curiamo anche quello culinario (siamo famosi per questo!). Con tutti i partecipanti si va a mangiare la ricotta, le focacce e tutte quelle che sono le nostre prelibatezze. In più, quest’anno (è la prima volta che si fa) abbiamo organizzato il “gran buffet”, una cena con almeno una sessantina di portate, tutte composte da specialità tipiche ragusane. Infine, c’è anche l’aspetto agonistico: viene stilata una classifica in base ai chilometri percorsi dalla propria residenza fino a Marina di Ragusa e chi ne ha fatti di più, sia a livello personale che di moto club, viene premiato.

Ma perché un motociclista partecipa a un motoraduno?
Perché con la moto si gode di più il paesaggio, si sentono gli odori delle zone che si attraversano, ci si può praticamente fermare in qualunque posto. Inoltre è un modo di viaggiare abbastanza economico: l’iscrizione al nostro motoraduno costa solo 50 curo e con questa cifra si ha diritto a tre cene, a una maglietta, ad alcuni libri.

Quali saranno le vostre iniziative per la prossima stagione?
Anche per quest’anno continueremo la collaborazione con le scuole; poi, sempre per le scuole, in particolare per i ragazzi delle scuole medie e del biennio delle superiori, vorremmo approntare, in collaborazione con la Honda, un camposcuola, anche se, dati gli alti costi dell’iniziativa, sarà un’iniziativa circoscritta nel tempo. Inoltre è nostra intenzione organizzare, con la collaborazione della Scuola Regionale dello Sprot, corsi aperti a tutti i ragazzi per conseguire il patentino per la guida dei ciclomotori.

Non pensa che, in fondo, la moto è solo una bici con motore?
No, non è solo questo… la moto è la cosa è più bella che ci sia.