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Gazzè live, spettacolo assicurato

La Città, 30 settembre 2006

 
Il concerto di Max gazzÈ al settembre Kasmeneo

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Domenica 17 settembre, nel cortile della Fondazione Bufalino di Comiso, si sono spento lo luci sull’edizione 2006 del “Settembre Kasmeneo”. A chiudere la rassegna è stato chiamato Max Gazzè, che era accompagnato, come per tutta la sua lunga tournée estiva, dal gruppo fiorentino “La camera migliore”.
Max Gazze, conosciuto dai più per la sua partecipazione a due edizioni del festival di Sanremo (nel 1999 con Una musica può fare e nel 2000 con Il timido ubriaco) e per alcune canzoni abbastanza orecchiabili, è in realtà un artista, un tempo si sarebbe detto, non commerciale e, per certi aspetti, di non facile impatto.
Domenica sera, forse complice l’ambiente che si era creato, pochissimi spettatori e tutti grandi conoscitori delle sue canzoni, Gazzè si è prodotto in un concerto così intenso e bello come non ci capitava da diverso tempo (bisogna dire che dal vivo riesce a dare il meglio di sé).
A questa serata magica, olte alla già citata della grande folla, che ha fatto sì che la serata, con un Gazze insolitamente chiacchierone e pieno di spirito, somigliasse più ad una rimpatriata tra amici che ad un normale concerto, ha contribuito, a nostro parere in modo decisivo, la scelta di suonare in versione elettrico-acustica con la classica formazione rock (basso, chitarra, batteria e tastiere, con l’aggiunta di una seconda chitarra, spesso acustica, e di un altro basso, cosa piuttosto inusuale per un gruppo rock, normalissimo per Gazzè visto che lui è un valente bassista).
Un suono dunque elettrico ma semplice e pulito, con le tastiere relegate al margine e che, anche quando erano in primo piano, come nell’introduzione de La favola di Adamo ed Eva, lo erano in modo discreto.
Lo spettacolo è stato aperto da Annina, forse la più dolce tra le sue canzoni, e chiuso da Una musica può fare, che ormai è diventata la sigla dì chiusura dei suoi concerti, il suo inno, la sua filosofia. In mezzo, tanto spazio alle più belle canzoni della produzione dell’artista di origine sciclitana come II ciliegio esterno, Cara Valentina, Se piove, Poeta minore, La favola di Adamo ed Eva. Quest’ultima canzone, come ormai accade da diverse tournée, si è poi lentamente trasformata in Get up stand up, il famoso brano di Bob Marley per uno dei due omaggi che Gazzè ha dedicato a due grandi artisti; l’altro omaggio è stato per Franco Battiato, di cui ha eseguito Cuccurucucu, in una versione molto simile, quasi identica, a quella che l’artista catanese suona nei suoi concerti.
Escluse invece dalla scaletta tutte le canzoni di Contro un’onda del mare, in particolare Quel che fa paura che ormai era “ospite” fissa dei suoi concerti, mentre ha trovato spazio (era la richiesta di una ragazza del pubblico) Di nascosto, uno dei quattro brani inediti che fanno parte dell’ultimo lavoro di Gazzè, Raduni 1995-2005, una compilation che contiene 26 tra i suoi maggiori successi.

In definitiva, un concerto molto bello (al punto da farcelo sembrare troppo breve quando invece la musica era andata avanti per quasi due ore), con un Gazzè davvero ispirato (al contrario di quanto era capitato nelle ultime due occasioni in cui lo avevamo visto, Agrigento 2005 e Priolo 2004) e con la componente musicale che ha raggiunto livelli e spessori non usuali: i suoni non erano impastati e gli strumenti arrivavano chiari e puliti