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Così ti rilancio il commercio

La Città, 30 settembre 2006

 
LE PROPOSTE DELL’ASCOM PER GUARDARE AVANTI E GARANTIRE LA RIPRESA DI UN SETTORE IN DIFFICOLTÀ

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Dire che Ragusa sia una città in lento ma costante declino è un’affermazione che ormai non contesta più nessuno. Che in tanti abbiano proposto una specifica ricetta per rilanciare l’economia del capoluogo della nostra provincia è un fatto.
Adesso è la Confcommercio ragusana, continuando quella che ormai è una consuetudine, a proporre alla nuova Amministrazione comunale (la quale sembra voglia recepirla) la propria idea per far ripartire la “macchina” Ragusa.
La proposta dell’Ascom prevede, anche sulla base di esempi significativi forniti da altre realtà regionali e non, soluzioni sia per una parte del quartiere Centro di Ragusa che per lbla e Marina e ha come punto qualificante per tutti e tre i quartieri la chiusura al traffico privato e il loro riarredo urbano.
Il quartiere Centro di Ragusa dovrebbe essere la parte maggiormente trasformata se la proposta dei commercianti dovesse essere messa in pratica.
Per Centro, l’Ascom intende il quadrilatero racchiuso tra via Mario Leggio, corso Italia, piazza San Giovanni, via Sant’Anna, con un’appendice nel Ponte Vecchio e in piazza Cappuccini. Quella zona dovrebbe essere completamente riarredata con una nuova pavimentazione con basole al posto dell’asfalto, panchine, addobbi floreali e un’illuminazione consona. Come si diceva prima, la chiusura al traffico privato dovrebbe poi spingere i ragusani ad approfittare del quartiere per le loro passeggiate serali e per i loro acquisti. Si dovrebbe cominciare con piazza San Giovanni e poi, un poco alla volta, dovrebbe essere il turno delle altre vie. Ci era stato detto che i lavori sarebbero cominciati appena dopo la festa di San Giovanni ma, al momento in cui scriviamo, del cantiere ancora non c’è traccia.
Anche per Marina di Ragusa la proposta dei commercianti prevede lavori che dovrebbero cambiare la faccia alla frazione marinara. Anche in questo caso si auspica la chiusura ai traffico del lungomare Andrea Doria e il rifacimento dell’arredo urbano con, è questa la particolarità, la sistemazione di panchine che, a differenza di quanto avviene attualmente, guardino al mare perché, come giustamente ci ha dichiarato Angelo Chessari, presidente dell’Ascom iblea, “in ogni parte del mondo i lungomare sono fatti per godere del mare...”.
Per il rilancio di Marina si fa molto affidamento sul costruendo porto turistico perché, sono sempre parole del presidente dei commercianti ragusani, “Marina è al centro della costa iblea e con il porto arriverà un numero considerevole di persone che avrà bisogno di servizi”. Insomma, nuovi impulsi allo sviluppo.
Per il quartiere barocco, invece, non sono previsti, grossi lavori strutturali quanto, invece, la creazione di una “via dei negozi”, una sorta di grande negozio a cielo aperto, dove poter comprare, anche a Ibla, per esempio, un capo d’abbigliamento o un orologio.
Perché, secondo Chessari, ormai a Ibla si va solo per mangiare mentre il commercio non legato al cibo è quasi del tutto scomparso, rischiando che la conoscenza e la vita turistica di Ibla si riducano sempre più a un “mordi e fuggi”, senza considerare le esigenze, tanto più importanti, dei residenti di Ibla medesima.
I commercianti hanno individuato in via Torrenuova la possibile via dove creare questa sorta di consorzio, ma sono disponibili al confronto con l’Amministrazione per valutare altre soluzioni eventuali.
Per realizzare tutti questi lavori occorrono, ovviamente, molte risorse che, con i tempi che corrono, il Comune non ha e molto probabilmente non avrà mai. Allora la proposta che l’Ascom fa è quella di costituire uno specifico ufficio comunale, con lo scopo e soprattutto le competenze connesse di reperire i fondi necessari, facendo riferimento ad ogni possibile normativa utile, a livello regionale, nazionale ed europeo, superando gli scogli burocratici e l’ignoranza in materia di tutela e valorizzazione dei centri storici.
Un’ipotesi fatta da Chessari è, ad esempio, quella di stornare una parte dei fondi destinati alla ristrutturazione di Ibla (già realizzata) sul centro storico di Ragusa superiore che a questo punto ne appare più bisognoso.
Uno degli aspetti maggiormente posti in evidenza dall’Ascom è che si deve trattare di progetti sistematici e dunque duraturi, e non di banali interventi effimeri e occasionali (che tra l’altro finora non sono riusciti ad incidere effettivamente sulla qualità della vita in tali quartieri), che dovranno, per forza di cose, portare anche a un cambiamento di alcune abitudini dei cittadini (commercianti inclusi) oltre che dei turisti.
È chiaro che una questione centrale ineludibile è quella della mobilità, del traffico, dei parcheggi, in vista di una fruizione sistematicamente pedonale dei centri storici; in questa direzione è ovvio che non possono bastare due precarie fioriere, che un sindaco o un assessore mette e che un altro, al primo malumore, può facilmente togliere...
Ci auguriamo quindi, unendoci all’auspicio dell’Ascom, che sin dai primi di ottobre ci siano da parte della nuova Amministrazione comunale (che tanto ha promesso), i primi concreti passi in questa direzione ma soprattutto che tali passi avvengano in base appunto a una seria progettualità che possibilmente tenga conto non solo delle giuste esigenze di sviluppo del commercio, ma si muova nella più ampia consapevolezza che non ci può essere miglioramento sostanziale nella qualità della vita di un centro urbano senza la congiunta valorizzazione e il miglioramento del sistema dei servizi e delle offerte culturali.