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Mare, barocco e Montalbano?
La Città, 16 settembre 2006
Nanni Di Falco dell’associazione Kalura spiega l’altro modo di vivere il turismo
    
     
  Per cinque numeri  “La Citta” vi ha accompagnato alla scoperta dei territorio ibleo, grazie anche alla  collaborazione delle guide ambientali escursionistiche dell’associazione  Kalura. Alla fine di questo ciclo abbiamo incontrato Nanni Di Falco, uno dei  fondatori dell’associazione.
  Allora, Di Falco,  com’è nata l’associazione Kalura?
Kalura è  un’associazione che offre servizi naturalistici per escursionisti. Noi siamo  degli ex scout a cui e rimasta la passione per le camminate. Ogni tanto si  andava a visitare una cava con gli amici e con gli amici degli amici. Un giorno  ci siamo chiesti se questa nostra passione non potessediventare il nostro lavoro. Così abbiamo proposto  a “La Boscaglia”, un’associazione nazionale di escursionisti, che anni fa, era  il 1988, cercava delie guide per la Sicilia, un Capodanno sugli Iblei, una  novità assoluta per quel periodo. Dal 23 dicembre al 5 gennaio siamo andati in  giro per le nostre campagne e cave, dormendo sempre in rifugi o in masserie. Le  persone che hanno partecipato sono tornate a casa entusiaste per l’esperienza e  questo ci ha dato la possibilità di continuare la collaborazione con  l’associazione. Adesso lavoriamo con diverse agenzie, soprattutto straniere, e  proponiamo escursioni in tutta la Sicilia e, in particolare, in isole come le  Eolie, le Egadi, Pantelleria, perché gli spagnoli, gli olandesi, i tedeschi ci richiedono  le isole.
Che cosa fa Kalura?
  L’associazione è  formata da guide ambientali escursionistiche e noi facciamo educazione  ambientale attraverso progetti ed attività didattiche per la conoscenza del  territorio. Evidentemente le nostre attività principali riguardano il turismo. Ma  il turista a cui ci rivolgiamo è un turista responsabile, che vuole cioè vedere  con occhi diversi, con gli occhi dei proprio cuore, il territorio in cui  cammina. Perché camminando la prospettiva con cui si guarda il territorio è  molto diversa, e una prospettiva interiore. Noi portiamo il turista, ma  a dire il vero preferiamo definirlo escursionista, perché l’escursionista è  colui che si dà il tempo per visitare e cammina ascoltando il proprio passo e  il proprio respiro, per sentieri che non sono molto battuti, dove si respira  un’atmosfera più autentica. Questo è un modo di fare turismo diverso da quello  solito, non e un turismo di facile consumo. Chi viene con noi deve avere  pazienza, deve faticare, sudare, perché i posti belli che si vanno a visitare  si devono conquistare. Bisogna darsi il tempo di ascoltare la gente con cui si  cammina, i contadini che si incontrano per strada. Per noi non è importante dove si arriva, quanto piuttosto come si arriva. L’escursione non è, per  noi, un punto di inizio e uno di arrivo. La nostra è una vera e propria esplorazione  perché camminiamo in posti in cui non ci sono sentieri o, se ci sono, sono battuti  solo da noi e da pochi altri, una o due volte l’anno. Ed è in posti come questo  che ogni angolo ti può riservare sorprese o incontri particolari. E poi si  incontra la cultura del posto: si incontrano i vecchi mulini ad acqua, le  vecchie masserie e i vecchi modi di cucinare. Si fanno incontri, per dirla in  breve, che non si potrebbero fare altrimenti. Per questo i nostri sono piccoli gruppi  nei quali si condivide tutto, dal dormire al mangiare. Noi cerchiamo di  destagionalizzare il turismo, perché la Sicilia non è soltanto mare, barocco e  Montalbano. La Sicilia è anche camminare a piedi per le montagne (che non è  solo l’Etna) e le campagne.
Proponete anche escursioni meno  impegnative?
  Per i ragusani, o  per chi vive abbastanza vicino a Ragusa, organizziamo escursioni di una sola  giornata, la domenica, che sono, in linea di massima, abbastanza semplici e che  hanno lo scopo di avere un primo approccio con l’escursionismo e, nel contempo,  passare un giorno intero in compagnia e in posti molto belli dal punto di vista  naturalistico. Per partecipare a queste escursioni occorre prenotarsi, sia  telefonando ai numeri che si trovano sul nostro sito (www.kaiura.org) che  presso la nostra sede, il giovedì sera dopo le 21, in via Siracusa, vicino  villa Margherita.