ARTICOLI


Parcheggio pericoloso? Sì, no, forse

La Città, 3 giugno 2006

 
TEORIE CONTRASTANTI SULLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA SOTTERRANEA DI PIAZZA DEL POPOLo.

image

Siamo alle solite: finché non sbattiamo il muso davanti ad un problema, finché non lo vediamo, il problema non esiste. Sia che si tratti di studiare per un esame, che fare un lavoro prima di una certa data, che risolvere una questione, finché non si arriva all’ultimo momento, quando cioè si è con l’acqua alla gola, si fa finta di niente. La stessa cosa è successa col parcheggio sotterraneo che sta per nascere sotto piazza del Popolo.
“La Città” se n’è già occupata con un articolo pubblicato nell’ultimo numero dell’anno scorso (n° 27 del 31/12/2005 - pag. 6) dal quale, a parte qualche lamentela da parte della cittadinanza per i possibili disagi per la circolazione attorno al cantiere e nelle zone limitrofe, non emergeva nulla di rimarchevole.
Probabilmente i ragusani avevano pensato che quel parcheggio, per parafrasare il titolo del già citato articolo, non sì farà mai.
Einvece alcune settimane fa sono arrivati i tecnici della ditta appaltatrice a segnare sull’asfalto i punti per lo scavo e da qualche settimana sono comparse le ruspe e i lavori sono cominciati.
A quel punto la città è insorta e le manifestazioni contro il parcheggio si sono sprecate. Alcune
di queste si sono tenute sulla spinta di motivazioni che noi condividiamo in pieno (“A cosa serve un parcheggio in questa zona?”, “Un parcheggio qui non farà altro che attirare le auto in centro, con il conseguente aumento del traffico”, “Perché invece non si potenzia, il servizio pubblico?” anche se portate troppo tardi, quando ormai i lavori sono stati appaltati e tornare indietro sarebbe troppo oneroso per le casse comunali.
Altre invece sono suite indette sulla base del metodo “Berlusconi”, quello cioè di terrorizzare gli interessati. Nel caso del Cavaliere facendo credere agli elettori italiani che dopo la vittoria della sinistra avremmo avuto “più tasse per tutti” rischiando contemporaneamente di perdere i nostri, bambini per concimare i campi, mentre nel caso dei parcheggio di piazza del Popolo si è fatto passare il messaggio che, scavando l’enorme buca necessaria alla sua realizzazione, tutti gli edifici che danno sulla piazza avrebbero rischiato lesioni se non il crollo (sullo stile di Punta Perotti a Bari, immaginiamo).
Noi, che non siamo creduloni ma neanche esperti in geologia, abbiamo chiesto lumi al dottor Massimo Dì Pasquale, incaricato dal Comune di Ragusa per l’elaborazione di una relazione geologica esecutiva, e a Saro Di Raimondo, geologo.
Sulla massa rocciosa dove sarà costruito il parcheggio, ci ha detto il dottor Di Pasquale, sono stati fatti degli studi abbastanza dettagliati e dal punto di vista geologico non ci dovrebbero essere problemi particolari se non quelli che presentano questo genere di lavori. Qui stiamo scavando su roccia e invece ci si è posti, di fronte a questo scavo, come se si stesse scavando su argilla. E non è così. Altrimenti la procedura sarebbe stata diversa.
Ascoltando queste parole dovremmo sentirci un po’ più tranquilli. Però sentendo l’altra campana, quella del dottor Di Raimondo, la nostra tranquillità viene un po’ disturbata quando ci dice che le soluzioni, in geologia, non sono mai né bianche
né nere. Nessuno può certamente dire che facendo questo scavo i palazzi attorno crolleranno ma non si può nemmeno dire che il rischio sarà pari a “zero”.
Il rischio non sarà pari a zero? Vuol dire quindi che un po’ di pericolo esiste veramente?
Di Raimondo ci tranquillizza subito perché secondo lui questo progetto, dal punto di vista tecnico, è realizzabile. Non è a rischio zero perché non esistono opere a rischio zero. Questa in particolare presenta alcune problematiche che sono legate allo scavo che è molto profondo. Tecnicamente sì può fare un buco di qualunque dimensione purché si tengano in considerazione alcuni fattori e io sono convinto che i progettisti lo hanno fatto.
E poi, aggiunge Di Pasquale, sono state fatte tutte le verifiche di stabilità, tra lo scavo e gli edifici c’è una zona franca di sicurezza larga diversi metri e man mano chi’ sì scaverà verranno valutate punto per punto le zone eventualmente da consolidare. Consideri che in via Archimede, poco più in basso della sede della Banca Agricola Popolare, stanno scavando in adiacenza al palazzo, è uno scavo di 14 metri, e nessuno si è lamentato.