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Condanne
Operaincerta, 06 agosto 2005
FORSE NON TUTTI SANNO CHE (RUBRICA)

Forse non tutti sanno che...
c’è un paese in cui, se si è commesso un reato, non si può essere assunti in alcuni settori della pubblica amministrazione.
Forse non tutti sanno che nello stesso paese, se si commette lo stesso reato, si può però continuare a rappresentare i cittadini della propria nazione.
Forse non tutti sanno che politici come Umberto Bossi (Lega Nord), deputato al Parlamento Europeo e condannato in modo definitivo a otto mesi per tangente nell’affare “Enimont”; Enzo Carra (Margherita), deputato al Parlamento Italiano e condannato in modo definitivo a un anno e quattro mesi per false dichiarazioni al processo “Enimont”, Marcello Dell’Utri (Forza Italia), senatore al Parlamento Italiano e condannato in modo definitivo a due anni per frode fiscale e false fatturazioni a Torino, continuano a sedere nei rispettivi parlamenti nonostante le condanne ricevute.
Perché un carabiniere, per esempio, condannato per tangenti o per frode fiscale potrebbe essere licenziato mentre un politico può continuare a rappresentare i propri connazionali?
È vero, la legge lo permette. Ma allora non sarebbe più morale cambiare la legge piuttosto che permettere a chi si è macchiato di reati gravi, come la frode fiscale o la falsa testimonianza, di continuare a sedere in Parlamento?
O forse ai nostri politici, proprio in quanto tali, tutto è concesso?